Certo che studiare la psicologia positiva quando tutto intorno è così contorto, sembra quasi ridicolo e un aspetto positivo (!) comunque c'è: mi sembra di tornare più giovane, quando cominciavo a lavorare e  volevo  che la psicologia servisse per prima cosa a capire meglio me stessa. Ho l'impressione che la ricerca della felicità sia un processo della mia formazione in cui studiare e scrivere sono due aspetti intrecciati.
Tal Ben-Shahar   nel suo libro Più felice stimola ad utilizzare direttamente se stessi,  così io  lo studio e scrivo su di lui.
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