lunedì 25 gennaio 2010

Pomeriggio al cinema

Ieri ho visto al cinema Lumière, L'uomo che verrà di G. Diritti. Film bellissimo per non dimenticare le 774 persone della strage di Marzabotto nel 1944.
Allo spettacolo delle 17,45 c'era tantissima gente in coda e anche se ero largamente in anticipo a malapena sono riuscita a comprare il biglietto. Ho contato almeno quattro bambini in coda tra 8 e 11 anni. Alla fine della proiezione c'era un silenzio tombale, nessuno parlava, nemmeno per dire passami la sciarpa, bello, o qualsiasi altra cosa. Ed era giusto così, non c'erano parole. Ma allora perchè fare un film su questo tema, se non esistono parole? Non so chi erano i bambini e nemmeno cosa hanno provato, ma io, mio figlio così piccolo non lo avrei portato.
Il film è intrigante, raccontato con "gli occhi e le azioni" di Martina, 7 anni, che non parla da quando le è morto il fratellino fra le braccia. I personaggi parlano in dialetto, con i sottotitoli.

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